nella nebulosa del cancro c’è una stella del quale non mi ricordo il nome, o forse non me lo ha detto, e questa stella è una pulsar. anzi ex-stella, perchè da come ho capito queste pulsar erano stelle che poi hanno finito la benzina. e quando una stella finisce la benzina esplode in una supernova. e già qui avrei voluto fermarla e dirle aspetta. riflettiamo su sta cosa della supernova. una stella, che già di per sé mi sembra qualcosa di piuttosto energico, muore. vabbè facciamocene una ragione. però quando muore che fa? quando finisce tutto quello che c’era da bruciare in giro che fa? invece di spegnersi, come tutte le cose che muoiono, esplode. che l’esplosione è proprio una cosa contraria a quando uno finisce la benzina. è proprio una cosa americana l’esplosione. proprio alla rambo. e poi è anche vero che gli americani quando uno muore fanno la festa. e nel caso delle stelle questa supernova, visto il nome, suona molto festa anni settanta. mi immagino pure la palla con gli specchiettini al centro del soffitto.
in ogni caso non l’ho interrotta, e lei ha continuato.
insomma quando una stella collassa in una supernova (bum. disco.) poi può diventare una cosa inerte e ferma che non irradia più niente, oppure se c’è molta forza di gravità in giro diventa un buco nero e sono cazzi. oppure, sempre da quel poco che posso ricordare di astrofisica conosciuta seduto per terra dietro un banchetto che vende artigianato, la stella diventa una pulsar, cioè una stella di neutroni. e lei dice stella di neutroni col tono di chi vuole farmi capire meglio. e io dico certo, stella di neutroni.
insomma questa pulsar che si trova nella nebulosa del cancro è una cosa meravigliosa perchè ha un diametro di trenta chilometri e gira su se stessa trenta volte in un secondo. e io mi sono emozionata quando l’ho letto stamattina, fa lei. perchè trenta chilometri sono da qui a perugia, cioè è una distanza vera, una di quelle che io le conosco, le vivo. cioè io nemmeno me lo ricordo quanto è il diametro del sole, sarà una cosa infinita. ma poi nemmeno me ne frega troppo. e invece questa ex-stella qui è una cosa piccola, che bene o male in macchina te la fai in una mezzoretta. però intanto ci tiene ad essere importante e sta lì in mezzo ad una nebulosa intera e gira piccola piccola e velocissima. e ha più massa del sole. un tipo tosto insomma. cioè alla fine non è mica solo un sasso di trenta chilometri anonimo e inutile. è una stella di neutroni, un corpo celeste a tutti gli effetti. ti piacciono i corpi celesti? a quel punto mi sento in dovere di svelarle che sono una sottospecie di daltonico. e di conseguenza. lei sorride e parliamo di sciarpe e pashmine.
ed è più o meno così che è passata la serata con una ragazza che costruisce quaderni.
4 commenti :
Ma ti ha detto che siamo figli delle stelle?
Una supernova che esplode, spara nell'universo atomi pesanti come ad esempio Carbonio e Ossigeno... i nostri mattoncini! Lo fa solo la supernova... Il nostro sole é troppo piccolo, é composto soltanto da idrogeno ed elio, al suo interno non si raggiungono temperature e pressioni tali da poter creare atomi piú pesanti, e non esploderà come una supernova.
Le nostre cellule sono fatte di mattonicni sfornati da qualche supernova milioni di anni fa...
Tutte le volte che vedo le stelle mi vengono piacevoli brividi :-)
dopo la discussione dell'altra sera, questo post mi ha definitivamente convinto a passarmi un pomeriggio tra le stelle. grazie roberto. Davide
Spero di non averti annoiato troppo con la storia della pulsar nella nebulosa del granchio! che tra l'altro si chiama PSR B0531+21, nome molto poco affascinante a dire il vero, specie per una stellina così eccentrica...
comunque, sei riuscito a capire molto nonostante la mia spiegazione terribilmente confusionaria!
grazie per aver sopportato le mie chiacchiere infinite :)
Ciao, Roberta
ti ricordo che, appena ho capito che poteva partire una conversazione intergalattica, sono stato io a chiederti di raccontarmi qualcosa...
tranquilla che ste cose non mi annoiano mai!
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