ogni mattina un leone si sveglia e, mentre si fa la barba, già gli prende male. il pensiero che ogni giorno deve correre più della gazzella lo deprime. una volta era lui a capo di tutto, il re della savana. col tempo tutta la baracca è diventata una società quotata in borsa e adesso anche lui deve sottostare al bene degli azionisti, o comunque di qualcun altro che incontra due volte all'anno e in fondo nemmeno conosce.
una volta poteva decidere che fare della propria giornata e adesso invece, ogni maledetto giorno, deve riuscire a correre più della gazzella perchè più corre più benefit riceve, più bonus, più reputazione, più tutto. questa dannata competitività interna lo distrugge. in fondo la gazzella non gli starebbe nemmeno troppo sui coglioni, però deve stare attento che quella corre forte, mangia sano e non si fa molti scrupoli. alle prime luci già zompetta di qua e di là pronta a sfrecciare sotto al sole in mezzo ai sassi della savana. bisogna stare attenti che quasi quasi niente benefit quest’anno, niente bonus. bisogna stare attenti che se qui un anno perdi un benefit l'anno dopo puoi pure morire di fame.
ogni mattina una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone. ma questa storia, si ripromette mentre si pettina davanti allo specchio del bagno, non durerà a lungo. dice che ha un piano, che vuole gabbare il sistema e fare fessi tutti.
c’ha pensato, la gazzella, che sta storia di minimizzare lo sforzo e massimizzare il risultato potrebbe funzionare, ma in effetti poi nessuno la mette in pratica veramente. e lei invece lo vuole fare sul serio. perché sì è vero, magari la savana si è pure modernizzata, però tutto è sempre basato su logiche statiche e polverose, sacre e intoccabili. c'è gente che con questo pallino di svegliarsi ogni mattina certe volte nemmeno va a dormire. e paradossalmente non si può dire nemmeno sia gente sveglia.
questo concetto di efficienza distorta e sbagliata le rimbomba in testa ogni mattina, in ascensore, quando sale in ufficio. vuole cambiarle queste cose, vuole stare bene alla faccia di chi non lo sa fare. vuole vincere tutto e subito, magari riuscendosi pure a fare un pò di cazzi propri. sempre a correre, sempre più veloce... ogni tanto c’avrebbe anche voglia di fermarsi, godersi un pò tutti questi ettari d’erba e di ombra che ha accumulato durante gli anni.
proprio da tutto ciò, si convince, può nascere la sua vittoria e il suo riscatto. basta seguire solo il piano. un piano per mandare a quel paese il leone, la consapevolezza mattutina, la legge della giungla, e soprattutto sti stracazzo di proverbi africani.
dalla prossima settimana ogni mattina la gazzella si sveglia, prende e si va a nascondere.
4 commenti :
mi sembra superfluo sottolineare che la foto di una gazzella, dalla faccia possibilmente simpatica, al momento non ce l'ho. un pò di immaginazione e passa la paura. o quantomeno si riduce.
geniale... lo vedi che devi anche scrivere!?
ehehehe!!!la capretta è bellissima!!!
sembra proprio un testo di ascanio celestini
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