onde evitare si pensi che poi in quello che scrivo c’è sempre miriam, allora adesso scrivo qualcosa che non la nomino mai più. vado.
miriam! miriam! urlo forte. e miriam che dormiva sul divano davanti al fuoco si sveglia di colpo e ha freddo come tutti quelli che si svegliano di colpo. almeno così dice lei. io mi precipito dentro casa e dico la canna fumaria va a fuoco. e lo dico molto agitato. e qui chiunque altro mi avrebbe guardato con compassione, realizzando che il mio male latente alla fine si era palesato, rivelandosi proprio allora, in una sera fredda fredda di febbraio. avrebbe detto con accondiscendenza la canna fumaria va a fuoco? come te ne sei accorto? fa fumo? e invece lei fa una faccia più del tipo ma io stavo dormendo e sognavo di fare shopping e poi chiama i vigili del fuoco. miriam ha una reazione che mi sorprende. ancora non so se stava continuando a sognare camerini e non si è davvero resa conto o se si è effettivamente ricordata che una cosa del genere era già successa l’anno prima. in ogni caso fa la cosa giusta, chiama i pompieri.
io di tutto questo me ne sono accorto perchè in fondo in fondo sono un supereroe. di quelli coi superpoteri. con la prontezza di spirito e con l’istinto delle idee azzeccate. grazie al mio super udito, mentre lavo i piatti, riesco ad individuare un leggero rumore da altoforno tipo thyssenkrup proveniente dal camino. controllo e il termometro segna temperature che lui stesso non credeva di essere capace. corro fuori casa arrampicandomi con i miei poteri da ragno su una comoda salita di ghiaia e scorgendo lapilli, lave e fiamme fuoriuscenti dal comignolo do l’allarme.
mentre aspettiamo i vigili del fuoco il mio istinto mi dice che la prima cosa da fare è spegnere immediatamente il fuoco. cerco un secchio. zoe, il cane, mi inizia a seguire. trovo il secchio e lo riempio d’acqua. zoe, che tra l’altro è un cane femmina, mi corre attorno implorandomi di non fare cazzate. i gatti, che hanno capito tutto, scappano. corro al camino e rovescio sicuro tutto il secchio sul fuoco. nei cinque secondi seguenti succedono tre cose. e sono tre cose che, evidentemente, rivelano qualche piccola debolezza del mio superistinto in situazioni di emergenza. primo. una nuvola nera di dimensioni paragonabili al veneto si sprigiona dal camino nel soggiorno dei genitori di miriam (una considerevole quantità d’acqua mista a cenere tracima allagando parte del pavimento. e quella direi che è venezia). secondo. io divento tipo bert di mary poppins ma penso più a pompei. terzo. proprio in quel momento entra la madre di miriam, di ritorno da torino dopo un convegno generale di qualcosa. mi aveva lasciato in custodia la casa.
io la guardo attraverso gli occhiali di fuliggine e dico ciao sonia, non ti preoccupare, è tutto sotto controllo, miriam ha già chiamato i pompieri.
fossi stato in lei mi sarei messo a ridere. ma evidentemente era stanca del viaggio.
i vigili del fuoco sono supereroi. tipo batman. che lo so che non è un vero supereroe perchè non ha davvero i poteri. è ricco di famiglia. è un imprenditore. e fa soldi su soldi. insomma si annoiava e ha detto questo paese non va. non mi piace. che posso mai farci con tutti sti soldi? li metto a disposizione del mio popolo. mi metto in gioco. scendo in campo. io lo voterei uno così. ma ritornando ai pompieri, quelli sono supereroi sul serio. tanto per cominciare hanno una tuta da supereroe. con gli scarponi e i caschi. uno di loro aveva anche una superpistola che vedeva il calore nelle cose e la direzionava ovunque e gli diceva pure i gradi. io avevo sicuramente la febbre. poi, come tutti i supereroi, hanno grande senso dell’umorismo. uno di loro, visto che era venuto anche l’anno passato, quando era successa la stessa cosa, ha detto allora signora, come ci vogliamo organizzare per l’anno prossimo? ci vediamo verso carnevale, va bene? noi veniamo vestiti da pompieri.
ma la cosa più bella di tutte dei supereroi tipo batman è che fuori il luogo del delitto ci trovi parcheggiato sempre il supermezzo di trasporto. quando sono uscito un pò avvilito che volevo essere pure io come loro, ho visto delle luci venire dal parcheggio e vicino alla panda c’era un camion gigante rosso fuoco con tutte le luci accese da tutti i lati che sembrava un’astronave atterrata sulla collina buia.
passo diversi minuti a contemplare questa meraviglia e penso che supereroi ci si diventa, non si nasce. bisogna vincere un concorso pubblico e fare un corso di formazione. non basta passare l’infanzia a vedere mcgiver. e penso che tutto questo mi distrae. che io non posso fare il supereroe e il fotografo assieme. che io la mattina dopo mi dovrei svegliare presto e prendere una barca e fare una foto. una foto che forse già ce l’ho in testa ma chissà se alla fine.
e poi vedo zoe seduta un pò più in là che guarda pure lei il mezzo alieno con aria contemplativa. ferma e impassibile. come se sapesse chissacchè. allora la chiamo e lei corre verso di me tornando subito a comportarsi da cane. mi salta addosso che vuole giocare e un pò mi dice te l’avevo detto di non fare cazzate.
7 commenti :
ti sto immaginando cun una tuta da pompiere, in una stanza di legno che va a fuoco, fare foto prima di salvare un'anziana signora.
ma quindi avevi ragione tu? hai fatto bene a spegnere tutto? Sonia che ha detto? che sfiga...proprio i due giorni che stavi di li...
infatti com'è finita? hai fatto bene a buttare acqua sul fuoco?
mah sì... diciamo che era indifferente... fortunatamente non era un emergenza pericolosa.
Io so che bisogna chiudere una "botola" che sta tra camino e canna fumaria in modo che non si alimentano più le fiamme.
Però a caldo avrei buttato anche io un bel secchio d'acqua sul fuoco.
Ma sei stato tu a caricare il fuoco con tutta quella legna...confessa!!!
qui pare proprio non ci siano botole segrete... sennò le avrei chiuse tutte e non sarebbe finita in maniera così divertente...
le botole uccidono il divertimento.
allora l'anno prossimo a carnevale firemen party da miriam!!!!
cazzo e quante risate mi sono potuto fare, mi bruciano gli occhi dalle lacrime!
Posta un commento