la giuria di questa edizione del world press photo dev'essersi confusa... non ho vinto nemmeno un premio. ieri mattina alle 11 ero lì pronto a scoprirmi tra i vincitori, ma purtroppo il mio nome non c'era. spero che sia accorgano dell'errore quanto prima.
il primo premio assoluto è andato a anthony suau per time con una foto che all'inizio non capivo perchè il primo premio assoluto. dopo dieci minuti ancora non capivo. e allora mi sono andato a vedere la presidentessa di giuria che spiega la decisione che ha portato 13 persone a scartare millemila foto ed ellegere quella lì.
ed è emerso che il tutto è molto meno superficiale di quello che credevo. quella foto rappresenta perfettamente il momento storico che attraversiamo: un poliziotto che, pistola alla mano, entra in una casa americana sequestrata a causa di un muto insoluto per controllare che sia effettivamente libera. e sembra una foto di guerra. quindi la crisi economica che ci entra in casa armata e molto più forte di quello che crediamo, prepotentemente spezza la nostra sicurezza e la nostra libertà in nome della legge. (almeno qui in italia -grazieaddio- ci sono politici competenti che ci tranquillizzano e rassicurano in continuazione invitando ad investire e continuare a consumare).
tutti gli altri premi sono andati a lavori più o meno validi e ho capito che la cosa più difficile è riuscire a passare le prime selezioni, la scrematura totale in cui vanno nel cestino migliaia di lavori validi insieme ad una serie di tentativi sprovveduti. bisogna avere molto culo per passare quella selezione. dopo di che il grosso è fatto. il 2009 sarà una buona occasione per creare un lavoro bello, di rilevanza internazionale, che possibilmente includa almeno un disgraziato tra i soggetti.
ma le cose si fanno poco alla volta. a piccoli passi. nei prossimi mesi mi concentrerò a far confondere altre giurie internazionali. ma più piccole.
il primo premio assoluto è andato a anthony suau per time con una foto che all'inizio non capivo perchè il primo premio assoluto. dopo dieci minuti ancora non capivo. e allora mi sono andato a vedere la presidentessa di giuria che spiega la decisione che ha portato 13 persone a scartare millemila foto ed ellegere quella lì.
ed è emerso che il tutto è molto meno superficiale di quello che credevo. quella foto rappresenta perfettamente il momento storico che attraversiamo: un poliziotto che, pistola alla mano, entra in una casa americana sequestrata a causa di un muto insoluto per controllare che sia effettivamente libera. e sembra una foto di guerra. quindi la crisi economica che ci entra in casa armata e molto più forte di quello che crediamo, prepotentemente spezza la nostra sicurezza e la nostra libertà in nome della legge. (almeno qui in italia -grazieaddio- ci sono politici competenti che ci tranquillizzano e rassicurano in continuazione invitando ad investire e continuare a consumare).
tutti gli altri premi sono andati a lavori più o meno validi e ho capito che la cosa più difficile è riuscire a passare le prime selezioni, la scrematura totale in cui vanno nel cestino migliaia di lavori validi insieme ad una serie di tentativi sprovveduti. bisogna avere molto culo per passare quella selezione. dopo di che il grosso è fatto. il 2009 sarà una buona occasione per creare un lavoro bello, di rilevanza internazionale, che possibilmente includa almeno un disgraziato tra i soggetti.
ma le cose si fanno poco alla volta. a piccoli passi. nei prossimi mesi mi concentrerò a far confondere altre giurie internazionali. ma più piccole.
1 commento :
anche le giurie, nel loro piccolo, si confondono. hi hi hi
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