1 aprile 2008

alfalfa

"un'altra falsissima idea che pure ha corso attualmente è l'equivalenza che si stabilisce tra ispirazione, esplorazione del subconscio e liberazione; tra caso, automatismo e libertà. ora, questa ispirazione che consiste nell'obbedire ciecamente a ogni impulso è in realtà una schiavitù. il classico che scrive la sua tragedia osservando un certo numero di regole che conosce è più libero del poeta che scrive quel che gli passa per la testa ed è schiavo di altre regole che ignora."

raymond queneau

ecco. a questo punto mi piacerebbe commentare la bella citazione di cui sopra e dire la mia. ma credo di non avere un'opinione a riguardo. controllo... no, non ce l'ho!
peccato.

3 commenti :

Luigi ha detto...

direi un fottio di cose sull'argomento ma al momento non me ne tiene troppo di dilungarmi. infatti non ti scrivo per questo... ti scrivo perché dopo un po' di giorni nessuno aveva commentato! e un post senza commenti è come un libro senza pagine!! (come so' romantico, quasi quasi mi commuovo)
:-) cia'

boccaccino ha detto...

ma sentiti pure libero di infondere un pò di cultura ad un blog che ne è quasi totalmente privo! vai vai! bisogna far capire che siamo gente di spessore! proiettare un'immagine seria, elegante ma fresca! quindi dici pure quello che ti pare...io ti ascolterò scaccolandomi.

Santrevi ha detto...

ma tipo che le regole formali ti lasciano più libertà delle regole della tua coscienza, che teoricamente non puoi controllare?
...a me mica mi persuade tanto...