tim hetherington ha vinto il world press photo 2007 con la foto sul soldato inglese sfinito dalla guerra in afghanistan. tutto il web ne parla, ormai è un fenomeno mediatico, quindi se vi interessa potete andarvi a vedere foto e resto in qualunque altro blog. io non ne parlerò.
voglio invece parlare di mediastorm.org. non troppo. soltanto dicendo che è il futuro del fotogiornalismo. un futuro che è già presente in america e in italia quasi quasi no (siamo un paese di vecchi dentro, fuori, in mezzo).
ero molto scettico quando ne ho sentito parlare per la prima volta. tradizionalista. e invece mi sono completamente ricreduto. i prodotti multimediali che ci sono su mediastorm sono davvero un passo avanti nel fotogiornalismo, quello che ci voleva per svecchiare un pò questo mestiere, dargli una veste nuova, e magari risollevarlo dal punto di vista editoriale. i reportage acquistano una terza dimensione (forse anche una quarta) e ti entrano molto più dentro.
ci sono grandi nomi che pubblicano su mediastorm, ma storie anche più facili, ma sempre molto ben raccontate. un esempio: love in the first person, una storia semplice, ma alla fine davvero d'effetto (quando il fotogiornalismo te lo fai in casa...). bravi melissa e - soprattutto - matt eich! chi è giovane lo fa vedere.
ci sono grandi nomi che pubblicano su mediastorm, ma storie anche più facili, ma sempre molto ben raccontate. un esempio: love in the first person, una storia semplice, ma alla fine davvero d'effetto (quando il fotogiornalismo te lo fai in casa...). bravi melissa e - soprattutto - matt eich! chi è giovane lo fa vedere.
5 commenti :
semplicemente spettacolare...
era da un po' che mi ronzava in testa un'idea di offerta fotografica che fosse più multimediale e ti pareva che non ci avevano già pensato i 'mmericani? sono dei reportage emozionanti... anche se c'è da dire che rinunciare alla fissità dell'immagine fotografica, da una parte apre nuovi orizzonti, dall'altra monca lo sviluppo del pensiero... è come quando vai in quei ristoranti di lusso dove tutto è buonissimo ma in porzioni mignon.
ecco lo sapevo che sarebbe piaciuto a qualcuno! effettivamente la visione delle foto è pilotata, non è più l'osservatore che decide, ma sempre di più il fotografo. però devo ammettere che il risultato è forte! si cambiano le regole del gioco, ma credo sia giusto rimettere in discussione certe cose...
e poi ho imparato che nei ristoranti che dici tu non vai a comprarti del cibo, una cena e basta, ma vai lì ad acquistare dei sapori...
anche a me è piaciuto molto.ottima idea.lo facciamo anche noi?
intendi tu e roberto non appena uno dei due resterà incintA??
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